Come sostenere i bambini durante la quarantena (e non solo). 10 trucchi efficaci

Come promesso ecco il primo spunto per sostenere i vostri bambini nei momenti difficili che, inevitabilmente, queste lunghe giornate di reclusione, ci stanno regalando.

Siamo compressi.
Lo siamo noi, lo sono anche i nostri figli.

Ben prima della quarantena ho insegnato ai miei figli a usare il respiro per calmare agitazione, rabbia, ansia o paura.

Puoi farlo anche tu con i tuoi bambini, anzi, puoi farlo proprio tu con loro, per dare l’esempio e per trovare, a tua volta, in questa semplicissima pratica, un po’ di sollievo.

Quando le emozioni forti prendono il sopravvento, il cervello reagisce pompando sangue e ossigeno a braccia e gambe, per scappare oppure aggredire chi ci ha messo (o crediamo lo abbia fatto), in una situazione sgradevole.

Per questo è necessario ridare ossigeno al cervello, per aiutarlo a riprendere la sua attività e riattivare la lucidità necessaria a trovare soluzioni efficaci, che non siano quelle di picchiare o urlare come matti lanciando tutto ciò che ci capita a tiro.

COME FARE
▶ Seduti o in piedi, incrociate le mani sul petto – questo è un gesto (un mudra) che dona immediatamente calma.

▶ Chiudete gli occhi e fate tre respiri profondi.

▶ Continuate con respirazioni normali, fino a quando i pensieri si rasserenano, la sensazione agitazione si indebolisce.

▶ Se durante i respiri aggiungete un sorriso, il cervello, a quel punto ben ossigenato e lucido, si convincerà che la situazione non è poi così grave.

▶ Provate, ascoltate bene ogni minima variazione del vostro umore e fatelo tante volte durante la giornate, anche come semplice prevenzione di potenziali momenti critici.

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