
11 Dic [Viaggiare con i bambini] Giochi a costo zero, per stimolare la mente dei bambini, sopravvivere alla noia.
Giochi a costo zero per stimolare la mente dei bambini e per sopravvivere ai viaggi e alle lunghe giornate casalinghe durante le feste. Sono giochi utilissimi per sviluppare empatia e allenare il cervello dei bambini a formulare domande precise e dettagliate.
Ti svelo un segreto: sono una mamma poco giocherellona in senso stretto. Dopo 30 secondi sul tappeto a giocare con le macchinine mi sono già rotta le scatole e nei lavoretti sono creativa come un coleottero. Di contro adoro stare con loro, soprattutto all’aria aperta, a casa di amici e, naturalmente, in giro a scovare e provare nuovi skatepark. Ogni tre per due quindi saltiamo in macchina e partiamo.
L’auto però è un luogo ambivalente, croce e delizia. Ti porta dove desideri ma ti costringe a stare fermo impalato. È un posto noiosissimo soprattutto per i piccoli inchiodati al seggiolino.
Malgrado negli anni abbia imparato che l’organizzazione con i bambini evita tanti scontri e conflitti, non sempre in macchina ho dei passatempi adeguati (tranne il cibo salva neuroni, quello non manca mai). In più l’auto è anche il luogo che prediligo per chiacchierare dato che a casa, spesso, ognuno è impegnato a fare ciò che deve o preferisce (ci stiamo poco, ognuno se la gode come può).
Negli anni quindi ho selezionato una serie di giochi amati dai miei bambini, giochi davvero a costo zero perchè non hanno bisogno di nulla, se non:
- la voce,
- la testa
- e tanta voglia di stare insieme.
Utilizzo questi giochi non solo come salva-viaggio, li considero dei validi strumenti a costo zero per:
- stimolare il pensiero laterale dei miei bambini,
- abituarli a formulare domande piuttosto che dare risposte,
- allenare il loro cervello a ragionare,
- imparare a conoscerci reciprocamente,
- sviluppare empatia,
- e farci un mucchio di risate.
Ecco qui, 4 giochi a costo zero preferiti dalla nostra famiglia:
- Se fossi…
- Indovina l’animale (o qualsiasi altra cosa…)
- Parole associate.
SE FOSSI…
Questo gioco lo interpretiamo in due modi. Talvolta uno di noi è il protagonista e chiede agli altri “Se IO fossi un.. (animale, colore, piatto, film… l’elenco è potenzialmente infinito) cosa sarei?” e gli altri rispondono, spesso motivando la risposta.
Nell’altra versione sono gli altri a chiedere a uno di noi “Se TU fossi un… cosa saresti?”
Questo gioco ci aiuta a conoscerci reciprocamente e a scoprire come gli altri ci vedono. Ho appena chiesto a mio figlio Leo, di 7 anni…
“Amore se io fossi un animale, che animale sarei?”
“Una scimmia, mamma!”
“E perché?”
“Perché mi piacciono!” Ecco… semplice e diretto, proprio come è lui.
INDOVINA L’ANIMALE
Questo gioco si può fare con qualsiasi cosa: oggetti della casa, giochattoli, persone o personaggi di film e libri, musicisti e canzoni ma… noi siamo un po’ animalisti, quindi alla fine sempre quelli indoviniamo.
Un giocatore pensa a un animale mentre gli altri, attraverso una serie di domande, devono indovinare a cosa ha pensato.
Dato che i bambini tendono a dare subito risposte a caso, rendendo il gioco poco stimolante ma soprattutto, poco utile alle potenzialità di sviluppare le loro potenzialità celebrali, abbiamo impostato una serie di regole:
- ognuno deve fare almeno 5 o 10 domande prima di poter dare una risposta,
- il numero minimo delle domande dipende dal numero dei giocatori (più giocatori, meno domande),
- ci sono massimo 3 possibili risposte a testa, finite quelle, il giocatore è fuori dal gioco,
- le domande devono prevedere solo SI o NO come risposta.
Le regole sono importanti per i bambini, li aiutano a stabilire confini e questo gioco li allena a rispettarle in modo divertente.
Noi adulti, inoltre, noi adulti abbiamo la possibilità di stimolare nei bambini la capacità di fare domande precise, articolate e analitiche.
L’obbligo di rispondere solo con SI o NO, poi, allena i bambini a strutturare le domande secondo un canone ben preciso.
Oltre alle domande classiche:
- E’ un mammifero?
- Vive in acqua?
- Vola?
- Etc…
Ecco alcune domande più articolate e complesse:
- Ogni esemplare ha il pelo dello stesso colore?
- E’ grande almeno come un uomo adulto?
- E’ piccolo come la mano di un bambino?
- Ha la coda a forma di pon pon?
- Può vivere in casa con una famiglia?
- E’ un animale presente al circo?
- Si prende cura dei suoi piccoli?
PAROLE ASSOCIATE
Un evergreen! Probabilmente il mio gioco preferito che mi permette, ogni volta, di scoprire qualcosa di più sull’approccio al pensiero dei miei figli.
Mentre si divertono, i bambini si allenano a produrre connessioni sensate, logiche o creative.
“Io dico… cane.”
“Se tu dici cane io dico… ciotola.”
“E allora io dico… sbobba!” Giuro… è uscito di recente 😉
“Se tu dici sbobba io dico… carcerato.”
“E io dico pigiama.”
“Pigiama?!? E cosa c’entra?”
“Eh, i carcerati di Paddington stavano tutto il giorno con un pigiama a righe rosa. Vero mamma?”
Ecco… con questi giochi a costo zero si possono trascorre lunghi momenti ammazza-noia ma non solo: sono veri toccasana per allenare al meglio la loro mente e per imparare a conoscerli e farci conoscere, sviluppando logica ed empatia.
Buon divertimento.
Alli Beltrame – counsellor e mentore genitoriale – mamma di 3 – fondatrice di Educazione Responsabile