28 Feb Te l’ho detto 1000 volte
Quando sono stanca e sconnessa, perché capita anche a me, cosa credi 😉 succede che in un momento critico, tendo a etichettare i miei figli dicendo ciò che non va in loro.
Partiamo dal presupposto che, anche quando si comportano in modi inaccettabili, loro continuano ad andare benissimo ma è la mia percezione che è distorta.
Il problema è che loro credono alle mie parole e quindi cominciano a sentirsi così: disordinati, rumorosi, faticosi, aggressivi etc etc etcaiutooo.
Qualche esempio “Ecco, sei il solito casinista, cosa ci vuole a mettere via un gioco prima di aprirne un altro?” – “Ti ho detto mille volte di non camminare per casa con le scarpe sporche, ma sei sordo?” e via così, accogliente come un porcospino.
Ciò che invece educa senza alterare la relazione è molto più semplice: descrivere la situazione. “Amore prima di iniziare un gioco nuovo, metti via quello che hai appena usato altrimenti tra pochi minuti sarà impossibile muoversi in questa stanza e puoi perdere dei pezzi importanti” oppure “Amore mio lo sporco sotto le tue scarpe si sparge per tutti i pavimenti. Non lo vediamo ma c’è e ce lo portiamo anche a letto o sui tuoi giocattoli. Togli le scarpe prima di entrare per favore”.
Non siamo abituati a esprimerci così perché la frustrazione per gesti che consideriamo abituali ci fa subito scattare ma puoi allenarti, guardando la situazione e poi cercando di descriverla, semplicemente per quella che è, senza aggiungere il tuo carico emotivo.
Ricorda: meglio prevenire che sgridare!